L’Oste e il Macellaio
Inizia oggi, con questo divertente racconto, una serie di episodi del nostro blog che narrano la storia della vita in trattoria.
Si tratta di storie tratte dall’esperienza dei nostri osti, dalle serate in compagnia attorno alla tavola e dagli aneddoti tramandati tra generazioni.
Il primo racconto è una lezione di anatomia presentata dal nostro Oste.
-“io prendo una Fiorentina”
-“mi spiace ma l’abbiamo appena finita, pensi, quel tavolo in fondo da otto persone ne ha ordinate una a testa!” (balla fotonica ma che funziona spesso) “comunque posso darle la Costata che è lo stesso pezzo di carne”
La moglie gli fa: “Dai, prendi quella, tanto dice che è praticamente uguale”
Lui, col tono più basso di un’ottava:
“Giorgia, la Fiorentina è quella a T, con la carne da tutte e due le parti, tutta buonissima, la Costata ha l’osso curvo, piena di grasso e la carne non sa di niente. Dai è uno scarto…”
Risposta pensata:” Scusami Jack lo Squartatore, quanti manzi hai macellato negli ultimi giorni?
Si da il caso che la costata e la fiorentina siano entrambe parte della lombata della bestia, che è di circa 80/100 cm. Il filetto è attaccato da una parte ed è lungo circa 40 cm.
Dall’altra parte, per tutta la lunghezza della lombata, sta il pezzo di carne denominato controfiletto. Se la matematica non è un’opinione, il filetto è più corto dell’intera lombata, quindi c’è una parte che resta con solo il controfiletto.
Non chiedermi perché, i bovini non li ho inventati io, ma è così.
Puoi discutere, puoi pensarla come vuoi, ma la bestia è fatta così, non si allunga il filetto perché tu sei un macellaio dell’ultimo minuto. Quindi, ascoltami!”
Risposta data (riveduta e corretta): “...effettivamente è un po’ grassa la costata. Ed è proprio tutta un’altra cosa dalla Fiorentina. Sa, a volte avere la carne contigua e adiacente non determina che siano la stessa cosa. A dirla tutta poi, sa proprio di poco. Pensi che ne avevo ordinata una per me ma adesso gli dico di non farmela, ché gli scarti se li tengano loro.“